Arte e cultura
Ultima modifica 10 luglio 2022
Agli inizi dell'800 il poeta Pietro Paolo Parzanese scrive di Ariano.
Questa città, sulla etimologia del cui nome si sono fatte mille congetture, noi la diremmo così nominata ab Ara Iani, per qualche sacello edificato anticamente su questo colle in onore di Giano.
Essa giace per lungo edificata su tre colline delle ultime degli Appennini verso la Puglia, guarda mezzogiorno e settentrione e sta propriamente sul confine settentrionale dell'antico Sannio Irpino.
Città è questa sorta nei primi del cristianesimo e, come asseriscono Tommaso Vitale e Nicolai, si vorrebbe sorta dalle rovine del prossimo Equotutico, o da una colonia di là recatasi ad abitare le alture.
Nei mezzi tempi fu rinomata per coraggio, per lealtà e per sciagure immeritate, spesso arsa e saccheggiata, dai terremoti distrutta più volte. Guernita di un castello inespugnabile, soggiorno di Ruggiero il Normanno, che vi tenne parlamento, vi fu coniato il "ducato".
Fu capo di una potente contea e patria di uomini santi e illustri.